Cycle of Naught
Label: Cold Dimension
Line Up:
“Cycle of Naught”, secondo full lenght della band tedesca, è una complessa commistione di sottogeneri del black metal, dunque necessita di un ascolto concentrato e non superficiale.
Il quartetto teutonico, composto dalla classica formazione batteria, chitarre, basso e voce, sforna un lavoro sopraffino, pregno di atmosfera e tensione, in cui il cantato risulta avere un ruolo di secondo piano.
L’intenzione di mantenere alta l'attenzione dell'ascoltatore fa si che il songwriting dei Weird Fate consista prevalentemente in attacchi frontali mescolati ad intricate ritmiche; sferzate di accordi rocciosi, dai richiami vagamente svedesi, si alternano ad incalzanti “stop and go” mentre arpeggi dissonanti delle chitarre, di chiara scuola francese, disturbano e al contempo rapiscono la mente dell’ascoltatore trasportandola in spazi ignoti e misteriosi!!
Una batteria trascinante, dai suoni naturali e non invasivi, macina ritmiche schiacciasassi e il batterista si destreggia con maestria e raffinatezza negli attimi più' dilatati dei brani.
Notevole anche il lavoro del basso, in sottofondo, indispensabile al sound complessivo tanto quanto gli sporadici accenni di chitarre pulite.
Come anticipato in apertura, il cantato ha un ruolo marginale sia dal punto di vista della presenza esigua dello stesso nella composizione, sia dell'intensità sonora poco marcata, lo stile proposto è uno screaming abbastanza soffocato… in questo caso però una potenziale criticità si trasforma invece in un valore aggiunto risultando una scelta stilistica che conferisce un alone mistico alle composizioni impreziosite da parti non distorte che paiono quasi dei raffinati inserti di synth!
I brani si assestano su un minutaggio piuttosto sostanzioso, tuttavia, data la composizione varia e dinamica, scorrono in maniera fluida senza forzature, seppur collegati tra loro senza stacchi netti.
I Weird Fate prendono ispirazione da bands affermate quali Deathspell Omega, Secrets of the Moon, Dark Fortress, per citarne alcune, ma non si tratta di un mero scopiazzamento, sono infatti riusciti nella difficile impresa di ritagliarsi uno spazio e un’identità ben delineata, regalandoci questo godibilissimo disco dalle diverse sfaccettature!