Genre: Atmospheric Doom Black Metal
Line Up:
Questo è un lavoro un po’ arduo, recensire e valutare con oggettività l'esordio di una band particolare e decisamente interessante, i Marea.
Si tratta di una one man band con un velo di mistero che si cela dietro le iniziali del suo unico membro, M.B. . Quest'ultimo realizza il suo album come poli strumentista ad eccezione della batteria, registrata da Alessandro Mori, già attivo in diverse band del varesotto, come i Totaldeath in primis.
Il prodotto in questione è davvero ben curato, a partire dalla copertina, terre di mondi lontani e un universo impetuoso nella parte alta.
Suoni puliti che rendono l’ascolto apprezzabile, tuttavia sono privi di quel tratto grezzo distintivo del genere che viene proposto, quella sfumatura che porta a sperimentare emozioni più introspettive. L’impressione è di ascoltare un buonissimo Black Metal melodico, ma avvolto da una calda coperta.
La prima traccia “Riptide Tune” è una delle più riuscite, l’intento e l’attitudine dimostrata nel voler sfornare un lavoro profondo ed elegante è ammirevole, ma forse a mancare sono le giuste sonorità e la continuità… si passa dal Doom ad incalzanti riff di un buon Black Metal, tracce strumentali sognanti influenzate dallo stile degli Alcest, cambi di voce da un semi aspirato alla Dany Filth, ad un cantato più grave.
Sicuramente una proposta varia, dalla quale nono emerge un'identità definita.
Le tematiche trattate sono forse la motivazione a questa varietà sonora, viaggi ancestrali nelle proprie paure, negli abissi più profondi e nello spazio più esteso, davvero interessanti.
Album da ascoltare certamente, immaginando che per il futuro M.B. riesca a trovare una dimensione compositiva che valorizzi maggiormente le tematiche trattate.
Dario "l'Omega il Rakshasa" Checchi