Genre: Black Metal
Label: Total Death Records
Line Up:
Zrohell, voce degli storici Noctifer dal 1999-2002, decise con la sua dipartita dalla band romana di portare avanti un suo percorso ideologico-musicale che “battezzò” con il nome Lapis Niger. “New order of Chaos” del 2005 e “Fuckin’ God Cult”del 2010 sono i brutali e oscuri manifesti con cui si presentò agli amanti del sottobosco più intransigente del Black Metal nostrano! Dopo un lungo periodo di silenzio, con l’aiuto del batterista Regulus e del bassista Venificus, anche loro ex Noctifer, nel 2019 esce Mcd “Curse of the Myths” pubblicato dalla label tedesca Total Death Records. “Demetra’s Art” mette subito in evidenza il fatto che abbiamo a che fare con una band che non vuole stupire per originalità, ma bensì portare avanti il percorso musicale intrapreso dalle compagini nordiche quasi trent’anni fa! Chitarre in stile Darkthrone e Satyricon sono assolute protagoniste di questo brano, ben suonate e con la giusta cattiveria richiesta dal genere proposto, esse ben si amalgamano con le linee vocali che alternano uno screaming graffiante a parti evocative e riportano emotivamente al periodo “Dark Medieval Times” e “Nemesis Divina”! “Last Battle for Janus” ha un sound veramente potente e accattivante, ricorda molto le ultime produzioni dei Forgotten Tomb: ogni strumento è suonato con competenza e, ancora una volta, la voce e le chitarre di Zrohell spiccano; con il terzo brano “Blood for Ker”, si ritorna prepotentemente su sonorità più dirette, narrazione in musica di orrore, sangue, morte… eroica, cercata si, ma anche improvvisa fatalità di un destino involontariamente segnato! “Cerbero”, quarto e ultimo brano, è severo, rigido e disciplinato, come il guardiano tricefalo dell’Ade cui è dedicato, chiara espressione di intransigenza e ferocia! Con questo ottimo lavoro in studio i Lapis Niger ci presentano una Roma esoterica e segreta, affascinante e misteriosa, pericolosa e vendicativa, come indicato dalla criptica incisione bustrofedica “Chi violerà questo luogo sia consegnato alle ombre dell’Aldilà” Dolce Vita? Fulvio G.