Genre: Progressive Melodic Black Death Metal
Line Up:
Supportati da una massiccia campagna promozionale della svedese Black Lion records, gli americani Iatt, presentano il loro terzo album "Magnum Opus" anticipando l'uscita dello stesso con quattro video clip molto accattivanti e professionali.
E'veramente difficile citare un brano rispetto ad un altro perché il livello compositivo-esecutivo é elevato per tutta la sua durata, le chitarre sanno essere un muro sonoro nelle parti più Death Metal, più taglienti nel proporci un riffing di puro stampo Black Metal, folli e misteriose nell'atto di esaltare i momenti Fusion-Jazz. Splendido esempio è "Servitude Subugate", brano in cui è evidente come Black Metal e musica d'avanguardia possono coesistere con risultati eccezionali.
In "Ouroboros" assistiamo alla performance al sax di Jørgen Munkeby degli Shining (Nor), musicista e compositore al di fuori di ogni schema, in questo frangente, in grado di trasportare all'interno della canzone la follia musicale a cui ci hanno abituato nei decenni band come gli Arcturus; "Elixir of
Immortality", accompagnato in rete da un efficace video-clip che veicola concetti esoterici alla base di questo progetto discografico, è esaltato dal lavoro di batteria: dinamica, violenta, precisa ed
efficace. Le influenze dei Behemoth e dei Dimmu Borgir sono invece molto evidenti in "Demiurgos (Architect of Disaster)", pura furia iconoclasta abbinata a suadenti melodie di synths. "Seven Wandering Stars" e "Chrysopoeia" accompagnano alla conclusione dell'ascolto presentando un aspetto più progressive di questa band.
"Magnum Opus" non è sicuramente un album che soddiferà i gusti degli ascoltatori più intransigenti e legati agli schemi del genere, per tutti gli altri l'ascolto diventa atto dovuto.
Fulvio JK