Hades Nexus 16 - Phobos Anomaly

R  E  V  I  E  W
    Hades Nexus 16
    Phobos Anomaly

    Year: 2020
    Genre: Industrial Black Metal
    Label:
    Imperatrix Mundi Records
    Country: Italy
    Line Up:
    Aasketh - all instruments / programming
    Cover artwork by Aasketh


    Full-lenght di breve durata questo "Phobos Anomaly", uscito in digitalee CDr per Imperatrix Mundi Records nel 2020;il recente progetto vede come unica mente e artefice Aasketh che scinde le sue produzioni in due entità distinte: una,"Feldvehn", incentrata su sonorità piu' classiche in stile norvegese e l'altra "Hades Nexus 16" che si avvicina alla corrente Industrial Black Metal, ma in modo trasversale, mantenendo nella base musicale una "sporcizia" di fondo con un riffing diretto e malvagio, senza presentare soluzioni forzatamente stravaganti o eccessivamente imbottite di samples "sintetici". L'intro,"Tunnels", coi suoi rumori meccanici e metallici, apre alla prima traccia vera e propria "Enshrined Divinities": inizialmente aggressiva e devastante, con una parte centrale di sola batteria e dei samples accompagnati da una chitarra dissonante che scandisce note singole prima di riprendere un riffing pieno nel finale; soluzione quest'ultima riproposta in seguito. "Red Code Hijacked", diretta e tagliente; "Antichristian Soul Incarnation Procedure" la piu' Industrial del pacchetto, con un drum programming dirompente e dei samples che ricordano effetti speciali usati nei film di fantascienza anni '80; in "Syhntetic Demonic Flesh" inaspettatamente compaiono delle spiazzanti cleen vocals; "Luciferian Nexus" prettamente Black Metal, inserti con suoni di computer e un finale di sola batteria e chitarra non distorta. Conclude l'album "Dispersal Facility", un mix di brutalità, caratterizzata da un riffing serrato e dalla sezione ritmica forsennata e inumana che creano un'atmosfera quasi ambient, con accenni di pianoforte. La formula proposta da Aasketh, funziona a dovere: laddove altre band in passato hanno fallito osando troppo, quest'album centra il bersaglio, misurando gli effetti e marchiando a fuoco il tutto con uno screaming grezzo e rabbioso, urla piene di cattiveria, al limite dello sgraziato, molto vicino allo stile di Necro degli svedesi Pest e di Nocturno Culto in "Panzerfaust". Un debut album davvero cattivo! Andrea B.