R E V I E W
Bloodline
Year: 2019
Genre: Black Metal
Label: Krasta Records
Genre: Black Metal
Label: Krasta Records
Country: Switzerland
Line Up:
Line Up:
Krasta - vocals / guitars
Tifeo - guitars
A - bass
Warmaster Kron - drums
Cover artwork by Doriano Van Essen
Anno 2019 e gli svizzeri Forsaken Legion tornano più cattivi che mai grazie al loro nuovo “Bloodline”: puro Black Metal caratterizzato da atmosfere glaciali e tetre, in continuità con il loro buon album d’esordio risalente al 2012.
Un periodo relativamente lungo tra le due produzioni che, indubbiamente, ha permesso alla band di raggiungere una più precisa identità stilistica e compositiva, consentendo di presentare una release meno sperimentale, più ordinata e convincente.
I Forsaken Legion dimostrano una certa maturità nell’esprimersi in musica, grazie anche alla capacità tecnica di ciascun musicista: dimostrano padronanza nel gestire l'obiettivo di sviluppare un concept preciso e malvagio per tutta la durata dell’album, i brani sono coerenti tra loro e nei 40 minuti di “Bloodline” non ci si scontra mai in parti improvvisate, riempitive o ripetitive; un’opera piacevole e scorrevole fin dal primo ascolto.
Le tematiche toccano aspetti introspettivi come l’efferato conflitto umano tra essere ed anima, una ricerca interessante ed intimista.
La qualità della registrazione è buona, il lavoro fatto in studio riesce a definire abilmente ogni singolo strumento e permette alla band di ottenere un suono complessivamente professionale, adeguato alle caratteristiche compositive, spesso ricercate, ma sempre ben gestite.
Siamo quindi di fronte ad un buon album che, tuttavia, non eccelle per originalità: reo di questa mancanza a causa della palese ispirazione ai norvegesi Immortal, dai quali i Forsaken Legion hanno davvero tratto molto.
È da sottolineare che suonare il suddetto stile con abilità, così come in “Bloodline”, non è cosa da tutti, anzi richiede ottima capacità e appropriata conoscenza tecnica, ma la proposta della band svizzera non riesce ad emergere totalmente nel suo essere: eppure i Forsaken Legion sono una band decisamente capace, lo si evince da brani come “Sweeping Torment” nel quale, in qualche frangente, si esprimono in maniera più soggettiva con ottime abilità. Questa band merita di concedersi una dose di coraggio, andando ad esplorare soluzioni più personali, che sicuramente sarebbero in grado di gestire agevolmente.
Un periodo relativamente lungo tra le due produzioni che, indubbiamente, ha permesso alla band di raggiungere una più precisa identità stilistica e compositiva, consentendo di presentare una release meno sperimentale, più ordinata e convincente.
I Forsaken Legion dimostrano una certa maturità nell’esprimersi in musica, grazie anche alla capacità tecnica di ciascun musicista: dimostrano padronanza nel gestire l'obiettivo di sviluppare un concept preciso e malvagio per tutta la durata dell’album, i brani sono coerenti tra loro e nei 40 minuti di “Bloodline” non ci si scontra mai in parti improvvisate, riempitive o ripetitive; un’opera piacevole e scorrevole fin dal primo ascolto.
Le tematiche toccano aspetti introspettivi come l’efferato conflitto umano tra essere ed anima, una ricerca interessante ed intimista.
La qualità della registrazione è buona, il lavoro fatto in studio riesce a definire abilmente ogni singolo strumento e permette alla band di ottenere un suono complessivamente professionale, adeguato alle caratteristiche compositive, spesso ricercate, ma sempre ben gestite.
Siamo quindi di fronte ad un buon album che, tuttavia, non eccelle per originalità: reo di questa mancanza a causa della palese ispirazione ai norvegesi Immortal, dai quali i Forsaken Legion hanno davvero tratto molto.
È da sottolineare che suonare il suddetto stile con abilità, così come in “Bloodline”, non è cosa da tutti, anzi richiede ottima capacità e appropriata conoscenza tecnica, ma la proposta della band svizzera non riesce ad emergere totalmente nel suo essere: eppure i Forsaken Legion sono una band decisamente capace, lo si evince da brani come “Sweeping Torment” nel quale, in qualche frangente, si esprimono in maniera più soggettiva con ottime abilità. Questa band merita di concedersi una dose di coraggio, andando ad esplorare soluzioni più personali, che sicuramente sarebbero in grado di gestire agevolmente.
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