Anguis Dei - Angeist

R  E  V  I  E  W
    Anguis Dei 
    Angeist

    Year: 2021
    Genre: Symphonic Black Metal
    Label: Drakkar Productions
    Country: Japan / Italy
    Line Up:
    Adeptus U.:È.:Œ.: - vocals 
    Adeptus Juno - guitars / synths
    Adeptus Hakuja - bass
    Adeptus Summum Algor - drums
    Cover artwork by Adeptus U.:È.:Œ.:


    Il sole nascente, la resurrezione interiore che avviene dopo aver oltrepassato le dimore delle tenebre, non rappresenta solo un punto cardine delle culture fallico-solari ma è anche simbolo di una nazione, il Giappone, da dove proviene questa interessante Black Metal band! Pubblicato quest’anno dalla sempre attiva Drakkar Productions, etichetta francese con sede a Millau, “Angeist” non è sicuramente un album che brilla per originalità, ma il livello tecnico è notevole, così come il buon gusto compositivo del mastermind Adeptus Juno, chitarrista/tastierista decisamente competente. A “Bortenfor Grensen” spetta il compito di aprire le danze, un inizio in stile depressive con voce che ricorda gli Arcturus, per poi esplodere nel classico brano alla Cradle of Filth del periodo Midian, voci recitate, sussurrate, c’è veramente molto in questa track; in “Through the Aperture of Time” sono protagoniste le chitarre, riffs violentissimi e un assolo ben sviluppato e coinvolgente arricchite da una parte centrale di organo in stile Devil Doll, da pelle d’oca! “Angela Krudeliis” é il brano che più tra tutti si associa ai Dimmu Borgir migliori, il tutto esaltato da uno screaming lancinante, oltre a parti recitate. “The Darkenbound” è una gradevole suite orchestrale che spezza la tensione fin quì respirata e nel brano successivo, “L’autre Serpent”, la voce di RMS Hreidmarr dona una certa freschezza al sound del brano anche se occorre soffermarsi sul fatto che la voce principale di Adeptus U:E’:E risulta per tutta la durata dell’album versatile, dinamica con una tecnica esecutiva davvero incredibile! Con assoluta naturalezza contrappone linee vocali di stampo lirico allo screaming,utilizza tonalità al limite umano per poi eseguire delle parti recitate ed evocative su tonalità bassissime...complimenti! “Separation of AEthyr” e “Wrestoration” rappresentano la summa di quanto descritto in precedenza; un'ultima citazione la merita il lavoro di batteria sviluppato da Adeptus Summum Algor, anche in questa occasione potente e chirurgico! Fulvio G.