X pus In Umbra Mortis Sedent

R  E  V  I  E  W
    Xpus
    In Umbra Mortis Sedent

    Year: 2020
    Genre: Black Death Metal
    Label: Transcending Obscurity Records
    Country: Italy
    Line Up:
    Aren - vocals - bass
    Mornak - guitars
    Ulviros - drums

    Cover artwork by Misantrophic Art


    Il bergamasco Aren respira e vive nel sottobosco del Black Metal più intransigente da quasi 25 anni, prima come mente dei seminali Unholy Land e poi con la breve parentesi dei Soulphureus, adesso il mezzo con cui diffonde il suo messaggio anti-cristiano e anti-clericale ha il nome di Xpus e con questa band, attraverso la Transcending Obscurity Records,  nel 2020 pubblica questo secondo album dal titolo poco rassicurante “In Umbra Mortis Sedent”! Lugubri rintocchi di campane e suoni disturbanti catapultano in un mondo maleodorante e ombroso, regno di demoni ed esseri terrificanti, luogo a cui questo trio concede  vita con una proposta musicale decisamente catacombale e sulfurea. “Into the Sphere of Madness” possiede un riffing incalzante e violento che riesce ad intrecciarsi meravigliosamente con i cambi di tempo che dal classico stile Black Metal trasportano il brano su sfumature decisamente Death Metal, quello di vecchio stampo come i Winter, Divine Eve, Disembowelment. “The Gates of Doom” inizia con una scelta sonora che ricorda i primissimi Deicide/Amon, la voce di Ares risulta assoluta protagonista insieme alle sue linee di basso che donano al brano la giusta pesantezza! L’album scorre gradevolmente nella sua intransigenza che non concede spazio a melodie melense, bellissima la parte centrale  di “Broken is the Seal of Equilibrium” perfetta colonna sonora per una passeggiata domenicale nelle lande paludose della Florida; l’album scorre veloce sulle stesse direttive con “Clerical Rooms of Depravity” nel quale gli Xpus scagliano tutto il loro disprezzo verso i rappresentanti dell’ultima “monarchia assoluta” ancora presente nel cosiddetto mondo occidentale. Nei brani successivi emerge un po' di ripetitività nella composizione, ma l’album continua a mantenere la sua gradevolezza fino all'  outro “Repentance Forgiveness and Salvation” che diventa degna conclusione di questa seconda opera degli Xpus!


    Fulvio G.