R E V I E W
Flagitium
Year: 2023
Genre: Black Metal
Label: Hidden Marly Production
Label: Hidden Marly Production
Country: Italy
Line Up:
Line Up:
Marcus - vocals
Topz - guitars
Nikosvras - bass
Summum Algor - drums
Cover artwork by Join This Order
Un altro colpo a segno per la label giapponese Hidden Marly con "Flagitium" dei Tenebrae Oboriuntur .
Un album ancora più feroce del precedente "Black Hysteria", con una forte impronta che rimanda alle origini del Black Metal; anche la scelta delll'artwork e della produzione risulta minimal: un booklet di sole due pagine in bianco e nero, un vero tuffo nel passato.
Flagitium è un concept sui serial killer, le liriche sono estratti delle loro confessioni rilasciate alla polizia ed ai giornalisti dopo la cattura o prima di essere giustiziati.
Il sound è potente e ben definito, ma allo stesso tempo mantiene quella naturalezza alla quale non siamo più abituati.
Hardware è la prima traccia e si parte subito senza compromessi, nessuna intro ed in pochi secondi si è parte di un intenso vortice sonoro: riffs di chitarra frenetici, brevi pause e stacchi enfatizzati, un basso corposo che si distingue bene in tutto l'album.
Si prosegue con "15 or 16" che presenta la stessa struttura della precedente, ma con un tocco di melodia in più, ottimo l'arrangiamento verso la chiusura del brano con una breve pausa ed il blast beat che riparte impetuoso. Summum Algor ha dato un'impronta ben definita all'opera mantenendo un drumming coerente con la strutturazione dei brani e ricco di dettagli.
Freshly Slaughtered Raw Meat caratterizzata da arpeggi con blast beat ed articolati rallentamenti.
Stones in the C__t è la song più feroce! A tratti dissonante, con un' ottima esecuzione vocale di Marcus che, alternando diverse tonalità di scream, interpreta con enfasi quasi schizofrenica le liriche di tutti i brani.
Commute e The Carpet of Cadavers sono caratterizzate da brevi parti cadenzate che riescono a trasmettere intensa brutalità.
Des Plaines Sodomy è irruente, lascia senza fiato: poca melodia nelle chitarre, riffs serrati e nervosi che suscitano inquietudine.
A conclusione dell'album Granite-Colored Skull, neanche qui c'è il tempo per prendere respiro, appena ci si abitua ad una sensazione è subito ora di cambiare.
Un album convulso, con poca melodia, difficile da digerire al primo ascolto; risulta evidente che la band non ha puntato ad accontentare il maggior numero di ascoltatori scendendo a compromessi commerciali, ma
piuttosto ha ridato colore, o forse è meglio dire ha tolto colore, ad un genere che ormai è sempre più votato ad assecondare le masse.
Vista la frequenza con la quale i Tenebrae Oboriuntur realizzano album, ci aspettiamo presto una nuova release!
Chaos 666