Genre: Black Metal
Label: Total Death Records
Line Up:

Scrivere di questo album è sorprendentemente facile, data la sua natura intrinseca: un'elevatissima caratura di impatto emozionale. Mi riferisco al nuovo lavoro dei romani Lapis Niger, la cui formazione attuale vede al timone Zrohell, il cantante dei defunti Noctifer, con la sua inconfondibile voce graffiante. Zrohell ha saputo ricomporre una line-up altrettanto valida, erede dello spirito della vecchia band. Fin dai primi anni del 2000, i Lapis Niger hanno cominciato a esplorare sentieri sonori occulti, pubblicando album di pregevole fattura.La loro non è una ricerca di stravolgimento del genere; al contrario, la band si dedica a suonare con autenticità un Black Metal diretto, ma intriso di tinte melodiche capaci di avvolgere l'anima di chi è affezionato a questo sound. In "Wrath of the Myths" non manca davvero nulla: riff potenti e chiaramente ispirati alla scuola scandinava si susseguono, passando dalla pura cattiveria all'abissalità, arricchiti da sussurri, voci sofferenti e momenti di profondo pathos. La batteria si integra perfettamente, fornendo tappeti sonori costanti o variazioni ritmiche cadenzate in dialogo con le chitarre.
L'album è costellato di brani di notevole impatto. Ne è un esempio lampante "Dionysus", che si rivela un picco emotivo verso il finale, offrendo perle di intensità alternando a una ferocia che evoca un gelo primordiale. Tracce come "Lo Sguardo di Ade" o "Last Battle of Janus (WOTM)" ne sono una prova concreta. Trovo che questa band si accosti molto ai primi Satyricon, ma con una vena malefica ulteriormente accentuata. Un lavoro nostrano di grande qualità, ideale per chi cerca un Black Metal di impatto emotivo diretto e fedele alle gelide atmosfere boschive da cui il genere ha avuto origine..
Dario "l'Omega il Rakshasa" Checchi