Hate Profile - Opus II: The Soul Proceeds

R  E  V  I  E  W
    Hate Profile
    Opus II: The Soul Proceeds

    Year: 2013
    Genre: Black Metal
    Label: 
    Behemoth Productions
    Country: Italy
    Line Up:
    Amon 418 - vocals / guitars / bass / synths
    M:A Fog – drums
    Cover artwork by Mårten Ytell at Daudrart


    Nel 2013 esce per Behemoth production/Masterpiece "Opus II: The Souls Proceeds", successore del debutto "Opus I: The Khaos Hatefile" datato 2005; benché tra i due lavori intercorrano parecchi anni, l'ultimo album conserva l'approccio freddo ed avanguardista, impresso dal leader della band Amon 418 e dal batterista M.A.Fog (Black Flame). "The Souls Proceeds" è un viaggio verso l'oscurità, nel quale si coniugano sonorità classiche tipiche del Black Metal nordico a soluzioni più ricercate: un riffing che spazia tra il tremolo picking ed accordi aperti, palm muting su ritmiche cadenzate e dal mood più Thrash/Death, arpeggi che spezzano il tutto mantenendo nei brani un' ipnotica linearità. Quest'ultima è conferita maggiormente da soluzioni quali muri di chitarre in sottofondo che, mantenendo fissa una nota, ammantano le composizioni di un aura rituale, ne sono un esempio "Spiritual Death", "He" oppure "Hearts In Turmoil". L'ottimo drumming di Fog, inesorabile e marziale, fa progredire i brani e concorre a rendere l'album piuttosto fluido dall'inizio alla fine. Uno screaming acido e malvagio completa il sound, nel quale spicca una cura notevole: ottimi i suoni degli strumenti, bilanciati, distinguibili, ma compatti nell'insieme; si percepisce la volontà di differenziarsi nella composizione, pur mantenendo salde le radici nel Black Metal più tradizionale: le velocità, mai spasmodiche, privilegiano un incedere cadenzato ed opprimente, un tratto ricorrente nei 40 minuti di ascolto. Emergono richiami ai Satyricon (post Rebel Extravaganza) sparsi un po' in tutta la release, incredibile anche la somiglianza nella timbrica del cantato proprio con Satyr, particolarmente in "Among The Dead" e "Cosmos Violation". Opus II è, in definitiva, un lavoro di ottima qualità sotto tutti i punti di vista; non resta che attendere un seguito con un Opus III, che chiuda il cerchio di questo interessante e valido progetto. Andrea B.