frentrum - aprutium

R  E  V  I  E  W
    Frentrum
    Aprutium

    Year: 2022
    Genre: Black Metal
    Label: Southern Hell Records
    Country: Italy
    Line Up:
    Ant - guitars / bass/ synth
    Draughar - drums / vocals track 2

    Guest:
    Felis Catus - vocals track 1,6, acoustic guitars track 6 
    Hesperus - vocals Track 3
    Loris Lord - vocals track 4
    Necro - vocals track 7
    Furius - vocals track 8
    G/Ab - vocals track 9
    Iblis - bass / vocals track 9
    Cover artwork by Azmeroth Szandor, Valerio Di Blasio


    "Aprutium" dei Frentrum non è un semplice album Black metal, è un omaggio alla memoria di Antonio “Ant” Pasquini 1981-2020, voluto e portato a termine dalla sua famiglia e dagli amici più cari; tracce strumentali già mixate e recuperate dagli archivi del musicista ed interpretate da otto differenti cantanti. Gli amanti delle sonorità dei primi Burzum e della malignità espressa dal suono  dei Mayhem ai loro esordi, troveranno sicuramente interessante questo lavoro fin dalle prime note di “Immutato Cantico”: malinconica e solenne, si sviluppa soprattutto tra l’unione di chitarre cadenzate e ipnotiche e vocals aggressive. 
    Le liriche in Italiano e la varietà timbrica delle voci, sono i punti di forza di questa produzione discografica :
    “Il Sentiero delle Nebbie” vede un'ottima performance vocale del batterista Draughar, il quale riesce nell’intento di trasmettere ogni singola emozione delle suggestive liriche; “Linee di Vette”, interpretata da Loris Lord, è un viaggio verso mete spirituali per il raggiungimento di un'elevazione interiore attraverso determinazione e strenua lotta; “In a Timeless Land” è un brano evocativo, epico in alcuni frangenti, esaltato dalla voce di Felis Catus dei Malauriu. A Necro dei Necroshine, Khepra, il compito di stravolgere vocalmente un classico dei Beatles, “Come Together”, decisamente originale. 
    “Aprutium” riesce nella lodevole finalità di trasmettere un ricordo, un ricordo forgiato dall’amicizia e dalla fede in un genere musicale, perché ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità...

    Fulvio G.