R E V I E W
Seeds of Black Dawn
Year: 2012
Genre: Black Metal
Label: Krasta Records
Genre: Black Metal
Label: Krasta Records
Country: Switzerland
Line Up:
Line Up:
Angel - vocals
Tobi - guitars
Sam - guitars
A - bass
Andy - drums
Cover artwork by Gustave Dorè
Seeds of Black Dawn è il primo full-lenght dei Forsaken Legion, band svizzera che si cimenta in un Black Metal dall’approccio e dalle caratteristiche tipiche del genere, senza disdegnare accorgimenti in stile Death Metal.
La proposta della band di Lugano si sviluppa tra atmosfere cupe e tematiche desumibili dai titoli delle sette tracce, per un totale di circa 30 minuti di metal senza compromessi: rabbioso, deciso, ma comunque vario nei cambi di tempo e nelle sfumature stilistiche.
Le parti di voce sono valide nel gestire tecnicamente le linee e le diverse tonalità proposte, nonostante un’impronta non sempre impattante e possente, risulta infatti maggiormente adatta ad interpretare lo screaming Black Metal.
A livello tecnico, l’intera opera risulta ambiziosa e ben congegnata, studiata nei dettagli e nei cambi di riff, ma in parte si riscontrano alcune criticità spesso riscontrabili in un album d’esordio.
Le parti di batteria, sembrano non riuscire a supportare adeguatamente le chitarre nei frangenti più audaci, risultando, a tratti, relativamente banali; le chitarre tendono ad inoltrarsi in tecnicismi esasperati, ridondanti nel loro susseguirsi, benché evidenzino un apprezzabile impegno e la buona capacità dei musicisti, va a discapito del risultato finale, a tratti lezioso e troppo ambizioso.
In Seeds of Black Dawn, traspare un' ammirevole volontà di espressione, al punto di concretizzare un album apprezzabile e valido, ma ai Forsaken Legion per ora manca un po’ di coesione all’interno della band stessa, sicuramente una dose aggiuntiva di esperienza e soprattutto l'obiettivo definito di lavorare per un progetto comune e non per avvalorare il singolo musicista. A tal proposito ricordiamo che la band si forma nel 2012 e nello stesso anno entra in studio per produrre il primo lavoro... audaci si, ma forse troppo...
Per essere un album d’esordio, l’opera della band svizzera offre molto e lo fa con le giuste intenzioni, soffre di una registrazione che ne pregiudica sicuramente il merito, di una mancata dose di pura ed "ignorante" cattiveria, che possa amplificare l’impatto sonoro, ma lascia presagire un futuro positivo per una band che si presenta bene e sembra avere il giusto spirito per diventare una solida realtà.
CrFX