Falhena - Insaniam Convertunt

R  E  V  I  E  W
    Falhena
    Insaniam Convertunt

    Year: 2020
    Genre: Black Metal
    Label: Hidden Marly Production
    Country: Italy
    Line Up:
    Katharos - vocals 
    Naedracth -  guitars / bass / backing vocals
    Summum Algor - drums
    Cover artwork by Marzio Sottoesposto Scanavino


    “Insaniam Convertunt” è uno di quegli album, che ti lasciano a bocca aperta, non semplicemente per l’impronta aggressiva e tagliente che filtra tra i sette brani dell’intero album, ma soprattutto per la cura che rende il lavoro assolutamente professionale e convincente anche dal punto di vista della produzione. Il trio dei connazionali Falhena, ci stupisce quindi con un debut album uscito nel 2020 per la Hidden Marly Production e non fa segreto di avvalersi dell’esperienza di musicisti navigati e provenienti da band come Adversam ed Aivarim, valide realtà musicali da cui l’album prende in parte ed inevitabilmente ispirazione anche a livello compositivo. Stilisticamente, il Black Metal proposto dai Falhena è veloce, diretto e abile nel plasmare un’atmosfera tipicamente fredda e malsana, ma ha la notevole caratteristica di essere assolutamente apprezzabile e di appagare l’ascoltatore anche nelle parti più cadenzate, nelle quali le capacità tecnico-compositive di ogni musicista emergono e stupiscono ancora. Una delle qualità di “Insaniam Convertunt” è, infatti, la gestione dei cambi di tempo e delle ritmiche, decisamente bilanciata ed egregiamente gestita tanto da rendere l’intera opera molto dinamica e costantemente interessante, senza mai perdere incisività. Una composizione notevole che si concretizza attraverso una registrazione all’altezza del proposito, nella quale le chitarre ed il basso sembrano quasi fluttuare nonostante il riffing ricercato e particolare; la voce di Katharos giunge direttamente dall’antro piu’ buio dell’ inferno e, senza l’aggiunta del minimo riverbero, il carattere gutturale e possente lascia un'impronta stilistica insieme ad una batteria che martella impetuosa, distinguendosi ancora per le note capacità di Summum Algor. Per quanto riguarda il suono nel dettaglio, volendo analizzare e ricercare difetti laddove non ce ne sono, le tonalità delle chitarre tendono a perdere d'impatto nelle parti di blast-beat, la batteria stessa, necessiterebbe forse di enfasi più marcata sulla cassa, al fine di renderla più distinguibile. L’album nel complesso è registrato molto bene e gode di un ottimo bilanciamento dei suoni. “Insaniam Convertunt” è un’opera solida e, per quanto non stravolga le canoniche peculiarità del Black Metal, ha molto da offrire; si distingue “a voce alta” , confermando che l’esperienza, la dedizione e la passione sono le fondamentali prerogative dei progetti più riusciti.


    CrFX.