Dimentianon - Dreaming Yuggoth

R  E  V  I  E  W
    Dimentianon
    Dreaming Yuggoth

    Year: 2021
    Genre: Black Death Metal
    Label: 
    Paragon Records
    Country: United States
    Line Up:
    Mike Zanchelli - vocals
    Joe Fogarazzo - guitars / bass
    Matt Hass - drums / viola
    Don Zaros - synths
    Cover artwork by painter Thomas Cole (1801 -1848) 


    I Dimentianon nascono nel 2002, a New York, e questo “Dreaming Yuggoth” , il loro quinto lavoro in studio, pubblicato dall’americana Paragon Records nel mese di Luglio di quest’anno, mette subito in evidenza il fatto che abbiamo a che fare con una band, si underground, ma di assoluto spessore e di elevata esperienza! Il titolo dell’album, cita il “Colui che sussurrava nelle tenebre” di Lovecraftiana memoria, presagisce che quello che ciò che si va ad ascoltare non è sicuramente portatore di Luce, o perlomeno non per come è intesa abitualmente! Le linee di chitarra suonate da Joe Fogazzaro sono violente e cattivissime e sono le assolute protagoniste in brani come “Undying Bliss”, “Her Discordant Majesty” dove l’ignaro ascoltatore viene letteralmente sommerso dalle atmosfere travolgenti. Bellissima l’evocatività sprigionata nella parte iniziale di “Smoke Rising”, che riporta alla memoria un capolavoro come “Svartalvheim” (Ancient) , preludio di un brano che prosegue su tempi più cadenzati e mistici, corredato dall'ottimo lavoro di tastiere di Don Zaros degli Evoken, band leggendaria del Funeral Doom americano; in ogni brano, soprattutto nelle parti più rallentate, è in grado di dare quella giusta impronta al brano ed una certa dinamicità compositiva. La bellissima strumentale “Dreaming Yuggoth” introduce alla seconda parte dell’album, meno violenta e più ragionata, nella quale il cantante M., eccellente urlatore nelle parti più veloci ad esempio in “Beyond the Screen", esprime la sua versatilità espressiva inserendo delle linee vocali eteree e inquietanti; “Arx Laetus” si sviluppa in puro stile Funeral Doom e Depressive Black Metal e “The Infinite Talisman” rasenta uno stile molto vicino al Dark Metal che ben si adatta alle atmosfere plumbee che il brano vuole trasmettere. L'ascolto giunge quasi al termine con “The Path less Traveled” che, a parte per gli screaming, potrebbe essere un brano della discografia degli Evoken stessi , tanto è pesante ed evocativo, a questi aggettivi aggiungiamo ancora la ferocia del Death Metal dei primi anni ’90 e si può avere un’idea precisa rispetto alla proposta di questa creatura nord-americana, i Dimentianon.


    Fulvio J.K.