Genre: Black Metal
Label: NovaEra Records
Line Up: Cronoth - all instruments
Nietzsche, nel suo capolavoro “L’anticristo”, definì abominevole l’atto dell’abbracciare la fede cristiana in epoca moderna e indecoroso l’atteggiamento dell’uomo intento a prostrarsi a tale oscenità.
Da diversi decenni il Black Metal pone in musica questo pensiero controverso, ed anche gli italiani Cronoth portano avanti un progetto artistico, non solo musicale, ma spirituale e concettuale.
“Uncrowned King” è un album ispirato, l’atmosfera cupa ed introspettiva che lo caratterizza sin dalle prime note della intro, sinistra ed inquietante, accompagna tutta la release.
Le tracce più significative sono “Punishing Black metal”, un autentico manifesto di esaltazione della fiamma nera, “Goddog” con un riffing di chitarra molto legato al Thrash Metal degli anni ’80, “Dirge of the Forest”, nenia sinistra dalle malinconiche atmosfere molto vicine al Depressive Black Metal.
Un album convincente dal punto di vista strutturale, tuttavia alcuni aspetti dovrebbero essere migliorati per permettere alla one-man band in questione di fare quel salto qualitativo necessario per emergere in una scena decisamente affollata come quella Black Metal.
In generale la produzione risulta approssimativa: la batteria, poco curata e a tratti monotona, il missaggio della voce troppo sbilanciato sugli alti che la rende fastidiosa in alcuni frangenti.
Le chitarre sono la parte migliore di “Uncrowned King”, se fossero maggiormente esaltate rispetto al contorno sonoro che le sostiene, il sound risulterebbe più equilibrato ed armonizzato.
Un buon inizio per i Cronoth!
Fulvio JK